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Oggetti di un agire perso

negli angoli della memoria

danzano dinanzi alla mente

se cerco parole dolci da annotare

nei versi tristi, della sera.

Tu mi aspetti con gli occhi

impressi nei colori artificiali

dello schermo, mi sai

vicino e sei distesa,

ti culli nel tuo sentire.

Tanto vicini e lontani

nel palpito dei nostri cuori,

uniti in emozioni reciproche,

recisi nei pensieri;

i colori del mio schermo

sono asciutti, essenziali,

densi di un’umanità fastidiosa,

che è dentro me,

che voglio narrare.

 Arcangelo Galante - 26/10/2017 20:51:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

In peculiari momenti esistenziali, è davvero difficile comprendere quale dovrebbe essere la giusta distanza, per apprezzare, da lontano e da vicino, ogni sfumatura della vita e dei sentimenti umani, specie quelli inerenti all’amore e ad altri significativi sentimenti, i quali, costituiscono la base di importanti legami o rapporti specifici. Forse, il tempo può aiutare l’uomo, affinché, l’interessante concetto espresso poeticamente dall’autore, possa essere messo in pratica, per trovare le proprie soddisfacenti spiegazioni inerenti alla dinamica spazio-emozioni. Un testo introspettivo che spinge persino a meditare sul perché si avverte un indescrivibile senso di solitudine, restando a distanza, dalla persona del cuore. Cordialmente, saluto!
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